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IL GOVERNO COLLABORI CON IL CNEL INVECE DI AFFOSSARLO
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IL GOVERNO COLLABORI CON IL CNEL INVECE DI AFFOSSARLO

Roma, 12 luglio - CGIL, CISL e UIL affermano l’obiettivo di salvaguardare un organo di rilevanza costituzionale, che ha precise funzioni, assegnatagli dalla Costituzione, fortemente convinte dell’importanza istituzionale di un luogo di rappresentanza delle parti sociali e dell’associazionismo, nel contribuire a fornire le proprie valutazioni su atti e leggi, nell’ottica di partecipazione alle scelte di politica economica.

Consapevoli del bisogno di rinnovare anche organi istituzionali, hanno dato mandato alle loro rappresentanze, che si sono insediate con l’avvio della X Consiliatura del CNEL, avvenuta da poche settimane, il 5 giugno, di presentare un progetto di riforma volto a rilanciarne ruolo e funzioni. 

La nuova consiliatura, infatti, di cui CGIL, CISL e UIL con le rispettive delegazioni sono parte, è pienamente impegnata nell’assolvere il compito costituzionale assegnatogli, ed è impegnata a coinvolgere anche i soggetti che non trovano rappresentanza nel Consiglio in un’ottica partecipativa sul modello del CESE. 

CGIL, CISL e UIL ritengono essenziale un luogo istituzionale di rappresentanza degli interessi economici e sociali, che possa operare con continuità, contribuendo al processo di formazione democratica delle decisioni, trova riscontro nei Trattati dell’Unione Europea e si realizza sia a livello comunitario con il CESE, organo consultivo che fornisce consulenza qualificata alla Commissione, al Consiglio e al Parlamento europeo, sia a livello nazionale con analoghi organi di consultazione, i Consigli nazionali economici e sociali, istituiti nei Paesi membri dell’Unione, i quali coadiuvano Governo e Parlamento nella loro pianificazione economico, sociale e ambientale. 

Nell’auspicare, dunque, che il Ministro Fraccaro e il Governo possano considerare il CNEL quale organo costituzionale deputato a rappresentare i soggetti economici e sociali che operano nel Paese e quindi evitino forzature che possano intaccare proprio funzioni costituzionali e, pertanto, valorizzarne il ruolo, valutando nel prosieguo dell’attività di governo pareri e proposte che verranno formulate in quanto espressione di un lavoro di partecipazione e di ascolto delle istanze sociali. 

Nello stesso tempo si eviti di esercitare una contrapposizione tra organi di rappresentanza e strumenti di democrazia diretta, che per definizione attengono ad ambiti differenti per scopo e modalità di esercizio. 

CGIL, CISL e UIL si dichiarano disponibili in qualsiasi momento ad avviare un dialogo e un confronto con il Governo per precisare le motivazioni della loro posizione.
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